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GIORGIO BRUNELLI E LA SUA EREDITA' INTELLETTUALE: 1925-2025
Venerdì 9 maggio, presso la Sala Consiliare dell’Università degli Studi di Brescia, alla presenza del Magnifico Rettore Francesco Castelli, si è svolta l’inaugurazione del 7° Brunelli Hand Surgery Club. L’evento ha riunito numerosi colleghi e amici di Giorgio Brunelli che, con lui, hanno condiviso anni di ricerca, congressi, esperienze umane e professionali nel campo della chirurgia della mano e della microchirurgia, discipline in cui Brunelli è stato maestro e figura di riferimento. L’edizione di quest’anno ha assunto un valore particolarmente simbolico, poiché ha coinciso con l’inaugurazione ufficiale del Centro R.I.T.M.O. e con la ricorrenza del centenario della nascita del Prof. Giorgio Brunelli. Una doppia ricorrenza che ha reso ancora più intensa e significativa la celebrazione del suo straordinario contributo scientifico e umano, come ha sottolineato con grande efficacia Michel Merle all’inizio della sua relazione: il lascito di Giorgio Brunelli è tangibile, vivo, concreto e fonte di ispirazione per le nuove generazioni di medici e ricercatori. La microchirurgia continua a espandere i propri confini; la chirurgia della mano si perfeziona con l’obiettivo di restituire non solo funzionalità, ma anche armonia estetica, migliorando la qualità della vita dei pazienti. E, ancora, lo sguardo si apre alla straordinaria prospettiva dell’autorigenerazione: una potenzialità presente in ognuno di noi che, come sostiene il prof. Carlo Ventura, è attivabile grazie a stimoli fisici come campi magnetici e vibrazioni meccaniche, incluse quelle sonore. Questi stimoli sono in grado di riprogrammare le cellule staminali dormienti presenti nei tessuti, riattivandole per riparare quelli malati. Una frontiera affascinante per la cura di qualsiasi patologia d’organo o tessuto. L’inaugurazione del Centro R.I.T.M.O., fortemente voluto dal Prof. Giuseppe Milano, Direttore della Clinica Ortopedica della ASST Spedali Civili di Brescia e Prof. Ordinario presso l’Università degli Studi di Brescia, che ne assumerà la guida, rappresenta una testimonianza concreta del valore dell’integrazione tra le diverse discipline.
La presidente
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