PRIMA CHE TUTTO ACCADA (per una guida sicura, consapevole e informata)

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L'incontro che si è tenuto il 14 Maggio presso l'Auditorium Balestrieri di Brescia è nato come momento di incontro aperto agli studenti delle scuole secondarie superiori della città di Brescia e alla popolazione tutta nell'ambito delle manifestazioni organizzate durante l'ottavo Symposium Internazionale per la Ricerca sulla Rigenerazione del Midollo Spinale organizzato dalla Fondazione Giorgio Brunelli. Il convegno, che si è svolto sotto l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica e con il patrocinio del Miur della Provincia di Brescia, è stato dedicato ad un argomento che purtroppo è sempre del giorno: "Gli incidenti sulle nostre strade ed autostrade che rappresentano la causa principale di lesioni del midollo spinale con para e tetraplegia". Il recente rapporto presentato a Bruxelles dall'European Transport Safety Council, un'organizzazione indipendente impegnata nelle campagne per migliorare la sicurezza sulle strade, informa che l'obiettivo prefisso dall' U.E. di dimezzare entro il 2010 il numero delle persone vittime della strada nei 27 Paesi dell'Unione non è stato raggiunto.

 

Dati alla mano, in Italia lo scorso anno gli incidenti stradali mortali sono diminuiti del 33%, rispetto al 2001, passando da 7.096 a 4.237. Un risultato migliore della media dei 27 paesi U.E. che ha registrato un calo del 28%, ma inferiore alla buona performance del Lussemburgo, Francia, Portogallo e Spagna che hanno quasi dimezzato il numero dei morti sulla strada. Performance in peggioramento per Romania e Bulgaria che nel 2008 hanno registrato un aumento degli incidenti mortali rispetto al 2001; Slovacchia e Polonia non hanno fatto progressi significativi. Di fatto l'U.E. non ha raggiunto l'obiettivo prefissato nel 2001 di dimezzare le vittime degli incidenti entro il 2010. L'Italia dovrebbe raggiungerlo nel 2015 non superando le 3.100 vittime l'anno, con una riduzione ogni anno del 9%. Il rapporto Istat del novembre 2010 rileva che gli incidenti stradali verificatisi in Italia nel 2009 sono stati 215.405 ed hanno causato la morte di 4.237 persone mentre altre 307.258 hanno subito traumi lesioni di varia gravità. Ciò significa che ogni giorno si sono verificati circa 600 incidenti stradali che hanno causato la morte di 12 persone e il ferimento di altre 842, per lo più giovani al di sotto dei 24 anni d'età. La domenica, con 1.014 decessi, è il giorno in cui si muore di più (il 19% del totale), il mese listato a lutto è luglio (498 in termini assoluti, 16 in media giornaliera), le ore più a rischio sono quelle comprese tra le 14 e le 17, il maggior numero di decessi si registra tra la mezzanotte e le 6, nelle giornate di venerdì e sabato (i morti e i feriti del venerdì e del sabato notte sono rispettivamente il 42% e il 46% circa del totale). Le cause maggiormente responsabili degli incidenti stradali sono: il mancato rispetto della segnaletica, la guida distratta, la velocità ed il mancato rispetto della distanza di sicurezza. Un' emergenza sociale da affrontare in vario modo e con vari mezzi. Multe, divieti, punizioni però, secondo gli esperti, non sono gli strumenti più adatti. I giovani under- 30 sono spesso convinti, vuoi perché alla guida di mezzi potenti, vuoi perché in preda ad un delirio di onnipotenza da alcol o psicofarmaci, di saper gestire il rischio e controllare il pericolo in ogni circostanza. Niente di più sbagliato, purtroppo, e i dati lo confermano. Sono proprio loro le principali vittime e anche i principali responsabili di incidenti che causano la morte di altre persone. Come aumentare il senso di responsabilità di chi è alla guida di un automezzo verso se stessi e gli altri? Sicuramente l'essere rimasti coinvolti in un incidente con pesanti conseguenze fisiche e psichiche, insegna molto e può trasformare chi ne è colpito, in veri e propri testimonial di "guida sicura". Ma bisogna proprio arrivare a questo per ottenere dai giovani più attenzione e correttezza quando sono alla guida di un mezzo? Ci si augura di no, anzi l'obiettivo della lotta alle stragi sulle strade italiane, da chiunque Istituzione pubblica o iniziativa privata parta, punta proprio sulla Prevenzione. Ancora una volta la comunicazione riveste un ruolo di importanza strategica per creare una cultura della "mobilità sicura" diffondendo messaggi positivi e non terroristici, come suggerisce la ricerca condotta dall' A.C.I. e dalla Facoltà di Scienze della Comunicazione. E' dunque arrivato il momento di agire. Per tutti e a tutti i livelli con provvedimenti atti a migliorare la rete di sicurezza stradale ma soprattutto con campagne di sensibilizzazione e con strategie di prevenzione. Bisogna arrivare a far sì che i nostri giovani siano consapevoli dell'importanza di mettersi alla guida con veicoli sicuri, revisionati a dovere ogni stagione, che allacciare la cintura di sicurezza sia un'azione "salvavita" e che è pericolosissimo, per la propria vita e per quella altrui, mettersi al volante sotto l'effetto di bevande alcoliche e altre droghe. La Fondazione Giorgio Brunelli, da anni dedicata alla ricerca Scientifica nel campo delle Neuroscienze, in particolar modo in quello della riparazione del midollo spinale, si propone anche di diffondere tra la gente una nuova cultura scientifica, per una maggiore comprensione delle differenti scelte connesse alla Ricerca stessa e strettamente correlate alle numerose problematiche della disabilità (paraplegia, tetraplegia ), spesso conseguenza degli incidenti stradali.

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